Il blog non è più una prova

Quando nel 2008 iniziai questa avventura scrissi che lo stavo facendo per lavoro, per sperimentarne logica e funzionalità.

Oggi è luogo di relazione, memoria, scambio e conservazione di informazione, dove esprimere il mio punto di vista e ascoltare quello degli altri, moderno tazebao, ma sopratutto opportunità di conoscere cosa gli altri ‘veramente’ pensano poiché vedo come grave rischio contemporaneo, quello di pensare ciò che i mediatori televisivi di comunicazione ci dicono che pensiamo e ancor peggio di credere che quanto essi sostengono è veramente quanto pensiamo.

Il blog come alternativa al pensiero unico e autentico scambio, diretto e senza mediazione.








domenica 13 febbraio 2011

E se provassimo

Non è nuovo, è già stato proposto, ma mai attuato dato che il sistema continua ad imperversare.
Non so quanti lettori conta il blog, non ho attuata alcuna delle politiche di incremento dei lettori, e nemmeno di controllo degli accessi,  non voglio sottostare a questo imperativo moderno.

Nel mio piccolo, consapevole dei limiti, ma contando sul passa parola di chi legge e ci crede poichè
il passaparola di chi ci crede è la migliore delle armi:  (fine del preambolo)

PROPONGO

Non acquistiamo più prodotti e/o servizi che utilizzano il corpo della donna nella pubblicità quando la cosa non è partinente e non lo è quasi mai.
Abbiamo per le mani un enorme potere, usiamolo,  siamo noi che ogni giorno facciamo la spesa.

Se ci credete e trovata valida questa proposta fatela girare  con tutti gli strumenti possibili della comunicazione contemporanea:
sms  - mail - telefono  - cellulare - fax - facebook - tutti i social network - parlando - chiacchierando - con i post-it - con il servizio postale -
credo di non averne dimenticato alcuno, ma se l'avessi fatto, non importa, usatelo.
Marziana

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