Il blog non è più una prova

Quando nel 2008 iniziai questa avventura scrissi che lo stavo facendo per lavoro, per sperimentarne logica e funzionalità.

Oggi è luogo di relazione, memoria, scambio e conservazione di informazione, dove esprimere il mio punto di vista e ascoltare quello degli altri, moderno tazebao, ma sopratutto opportunità di conoscere cosa gli altri ‘veramente’ pensano poiché vedo come grave rischio contemporaneo, quello di pensare ciò che i mediatori televisivi di comunicazione ci dicono che pensiamo e ancor peggio di credere che quanto essi sostengono è veramente quanto pensiamo.

Il blog come alternativa al pensiero unico e autentico scambio, diretto e senza mediazione.








venerdì 21 gennaio 2011

Il bunga bunga della vergogna

In questo blog più volte si è parlato della donna e della sua importanza nella società ad ogni livello e per ogni ruolo. E per questo non si può tralasciare di fissare sul web ancora una volta l'amarezza per la situazione di questi giorni.
Il Financial Times ha parlato di "una profonda vergogna per l'Italia" per il caso conosciuto come bunga bunga.
Le accuse mosse al capo del governo, tra cui prostituzione minorile, sono molto gravi e necessitano di un chiarimento doveroso nei confronti dell'Italia, della sua immagine all'estero e delle donne.
Ancora una volta emerge dal quadro complessivo della situazione una donna oggetto: bella, smarrita, disperata e usata.
La donna viene premiata, dalla politica e dalla società, solo perchè avvenente e disponibile non perchè capace e con un minimo di dignità e amor proprio.
Non si può restare indifferenti, nè uomini nè donne, di fronte ad una promessa di "quote rosa" in parlamento mentre nella realtà la donna è ancora "merce da scambio".

martedì 18 gennaio 2011

Il valore della responsabilità

Riporto un interessante passo dell'editoriale di Tullio Gregory pubblicato sul Corriere della Sera il 10/12/2010:
"Forse proprio la deresponsabilizzazione costituisce il motivo comune del variopinto e sconfortante panorama italiano. Non è responsabile il politico che promette e non mantiene, non lo è il chirurgo che trascura il paziente per litigare con il collega, non i commissari di un concorso palesemente irregolare, non il ragazzo che, non avendo studiato, viene bocciato, non il giornalista che non si accerta della veridicità di una notizia prima di riportarla, non il presidente di un ente - di raccolta di spazzatura o di ricerca - che assume amici e parenti senza concorso, per chiamata diretta; non gli organi preposti alla tutela del patrimonio artistico che va in rovina, non i dirigenti dei servizi pubblici e della protezione civile, quando lasciano tanti cittadini una notte in autostrada, bloccati dalla neve ampiamente prevista".
Aggiungo nessuno è responsabile per la morte di un neonato a pochi giorni da Natale nel centro di Bologna?
Allora che ci stiamo a fare, siamo tutti distratti?
www.corriere.it/editoriali/10_dicembre_27