Il blog non è più una prova

Quando nel 2008 iniziai questa avventura scrissi che lo stavo facendo per lavoro, per sperimentarne logica e funzionalità.

Oggi è luogo di relazione, memoria, scambio e conservazione di informazione, dove esprimere il mio punto di vista e ascoltare quello degli altri, moderno tazebao, ma sopratutto opportunità di conoscere cosa gli altri ‘veramente’ pensano poiché vedo come grave rischio contemporaneo, quello di pensare ciò che i mediatori televisivi di comunicazione ci dicono che pensiamo e ancor peggio di credere che quanto essi sostengono è veramente quanto pensiamo.

Il blog come alternativa al pensiero unico e autentico scambio, diretto e senza mediazione.








martedì 22 febbraio 2011

Ci siamo (italiani) bevuti il cervello e mangiati il cuore?

A proposito della crisi in Nord Africa.
Ho or ora ascoltato il notiziario, sono state intervistate alcune persone, mi pare tutte della Lombardia, il cui pensiero posso così riassumere:

"Non possiamo ospitarli, quando arriva la nave gli diamo da  bere e mangiare,  poi la giriamo e li rimandiamo a casa loro".

Certo che ci sarà un arrivo abnorme, certo che ci dobbiamo gestire e coordinare con l'Europa, certo che è un problema, ma è un problema UMANO, un problema umano spaventoso.

Arrivarono molti albanesi, 20 anni fa,  attraverso il canale di Otranto, fu un enorme emergenza umanitaria a cui si seppe rispondere e far fronte, allora non sentii nessuno esprimersi con questa 'bestialità' e 'brutalita' e mi sono detta coma ormai da tempo faccio: ci siamo bevuti il cervello, ma oggi il pensiero è andato oltre;

ci siamo bevuti il cervello e mangiati il cuore.

Che futuro potrà mai avere un corpo senza cuore e senza cervello:  l'unica immagine che si è affacciata alla mente è stato il film : I MORTI VIVENTI, GLI ZOMBI, è questo che siamo diventati?

Marziana

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