Il blog non è più una prova

Quando nel 2008 iniziai questa avventura scrissi che lo stavo facendo per lavoro, per sperimentarne logica e funzionalità.

Oggi è luogo di relazione, memoria, scambio e conservazione di informazione, dove esprimere il mio punto di vista e ascoltare quello degli altri, moderno tazebao, ma sopratutto opportunità di conoscere cosa gli altri ‘veramente’ pensano poiché vedo come grave rischio contemporaneo, quello di pensare ciò che i mediatori televisivi di comunicazione ci dicono che pensiamo e ancor peggio di credere che quanto essi sostengono è veramente quanto pensiamo.

Il blog come alternativa al pensiero unico e autentico scambio, diretto e senza mediazione.








domenica 7 febbraio 2010

AVATAR, qual’ è la prossima frontiera ?

Onore a Cameron e al suo Staff, il film è strepitoso: fantasia, tecnica, conoscenza, contenuto, messaggio, una forza comunicativa straordinaria. Non intendo addentrarmi oltre in questo direzione.
Spero di non turbare puristi e benpensanti affermando che il film sta alla cinematografia come la Cappella degli Scrovegni sta alla pittura.

Il 3d ci fa fare una esperienza diversa dal 2d, l’illusione di essere ‘dentro’.

Mi sono invece chiesta quale sarà la prossima frontiera? se l’obiettivo è quello di ‘portarci dentro’ non potrà che essere l’olfatto seguito dal tatto, il primo forse più ‘facilmente’ perseguibile del secondo?
Già all’inizio degli anni ’60 Morton Heilig mise a punto, con tecnologia analogica in quanto il digitale era di la da venire, il Sensorama Simulator, ovvero uno strumento per vedere da dentro, odorare, toccare.

Egli descrisse così la sua invenzione:

“La presente invenzione, nelle sue caratteristiche generali, è imparentata con gli apparati di simulazione e, più specificamente, con gli apparati atti a stimolare i sensi dell’individuo al fine di simulare un’esperienza effettiva in maniera realistica.Attualmente, assistiamo ad una crescente domanda di metodi e di mezzi per insegnare ed addestrare gli individui senza esporli realmente ai rischi delle specifiche simulazioni….L’industria, d’altra parte, a causa dell’attuale rapido sviluppo della macchine automatiche, si trova ad affrontare un problema analogo…

Tale problema si è presentato anche in ambito educativo a causa di fattori quali la crescente complessità della materia insegnata ed un numero crescente di studenti cui fa riscontro una quantità inadeguata di insegnanti. Tale situazione ha provocato una domanda crescente per dispositivi di insegnamento che alleggeriscano, quando non sostituiscano, l’onere che grava sull’insegnante.

L’obiettivo della presente invenzione, quindi, è fornire un apparato che permetta di simulare un’esperienza specifica stimolando sensazioni in una pluralità di modalità sensoriali.
Un altro obiettivo dell’invenzione è fornire un apparato che permetta di simulare un’esperienza reale e predeterminata nei confronti dei sensi dell’individuo.Un ulteriore obiettivo dell’invenzione è creare un apparato che permetta ad una o più persone di sperimentare una situazione simulata.
Un altro obiettivo dell’invenzione è fornire un apparato, nuovo e raffinato, che renda realistica una situazione simulata.
Morton Heilig
Sensorama Simulator,
1962”

Di quante lunghezze ci precedesse Heilig è del tutto evidente, nel frattempo enormi progressi sono stati compiuti in campo psicologico, educativo, elettronico, fisico e informatico con particolare riferimento alla investigazione della realtà virtuale. La strumentazione è passata dall’analogico al digitale.
Senza questi progressi AVATAR non avrebbe potuto essere realizzato, però AVATAR non è che un film….oppure dobbiamo iniziare a pensare che forse questa definizione non è più adeguata ? e ne dobbiamo inventare una nuova maggiormente pertinente?
Alla luce dei già citati progressi, le parole di Heilig relative al suo strumento assumono un altro e maggiore spessore, quanto consapevolezza abbiamo di questa nuova frontiera ? ma sopratutto qual'è la frontiera ?

Tempo fa a conclusione di una ricerca, il cui testo integrale è leggibile sul mio sito, scrissi:
“Andrebbe innanzitutto chiarito il significato di Virtuale e di Virtualità: spazio virtuale, mezzo virtuale ma non necessariamente finzione, solo un diverso modo di gestire l’informazione”.

E’ un dato certo sul quale tutti convergono, che noi veniamo modificati dall’esperienza.

Marziana


Incollo di seguito alcuni link che ho trovato, tutti in inglese, non ho trovato nulla di interessante in lingua italiana
http://www.mortonheilig.com/
http://en.wikipedia.org/wiki/Morton_Heilig
http://www.telepresence.org/

giovedì 4 febbraio 2010

Milano. Tribunale condanna i genitori per lo stupro commesso dai figli


Il 25 ottobre scorso pubblicai su questo stesso blog un topic dal titolo: minorenni impunibili che sfidano la legge, vedi il link:
http://marzianaonline.blogspot.com/2009/10/minorenni-impunibili-che-sfidano-la.html

Oggi il Tribunale civile di Milano ha emesso la sentenza di condanna per lo stupro di una ragazzina di 12 anni da parte di alcuni coetanei, colpevoli, secondo il verdetto, i genitori dei ragazzi per la mancata "educazione dei sentimenti e delle emozioni che consente di entrare in relazione non solo corporea con l'altro".
I genitori non hanno prestato la dovuta attenzione al “processo di crescita" dei loro figli, in modo che “avvenisse nel segno del rispetto dei sentimenti, dei desideri e del corpo dell'altra/o”.

I genitori dei violentatori sono tenuti ad un risarcimento di 450.000 euro, non tanto per non averli ben vigilati, quanto per non aver dato loro una "educazione dei sentimenti e delle emozioni" nel rapporto con le ragazze. L'educazione dei figli, premette il giudice della X sezione civile Bianca La Monica, non è fatta solo della "fondamentale indicazione al rispetto delle regole", ma anche di "quelle indicazioni che forniscono ai figli gli strumenti indispensabili da utilizzare nelle relazioni, anche di sentimento e di sesso, con l'altra e con l'altro".

Spero solo che in appello questa esemplare sentenza non venga modificata ma venga riconfermata.
Come ho già scritto: "Non possiamo quindi poi scaricare sulle spalle dei giovani tutte le responsabilità. I genitori, la famiglia come educatore primo e privilegiato ne hanno la responsabilità maggiore."

Spero sia finalmente giunto il tempo in cui le persone tornano ad assumersi le responsabilità che gli competono, il nostro tempo pare segnare l'apoteosi dell'incoscienza e dell'irresponsabilità. Un mondo di 'finti' adulti che tali sono solo all'anagrafe.

Pensando a Collodi e al suo Pinocchio pare che il nostro sia il paese del bengodi, senza storia e senza memoria, dove lo stereotipo 'Lucignolo' sembra prevalente oltre che dominante.

Marziana
alcuni link:
http://www.milanotoday.it/cronaca/milano-tribunale-li-condanna-per-lo-stupro-dei-figli.html

http://www.la7.it/news/dettaglio_video.asp?id_video=35743&cat=cronaca

http://www.vip.it/violentano-ragazzina-genitori-pagano-450mila-euro/

martedì 2 febbraio 2010

A chi fa paura la rete

incollo un interessante link a proposito di rete e libertà, trovato questa sera, cercando informazioni intorno a Goebbels a cui si deve la proposizione:


Quando sento la parola cultura metto mano alla pistola

tempo fa in un altro blog scrissi: Internet è l'unico spazio libero rimasto sul pianeta.... ora aggiungo e fa talmente paura che dalla Cina .... all'Iran al bel paese si danno molto da fare per normare e limitare, insomma per renderlo meno libero.
Spero molto negli 'Internauti' ovvero le giovani generazioni che, come amo dire, sono nate con il mouse in mano e sono meno schiave della TV, e la TV sentendo che il potere le sfugge di mano, quanto si adopera a diffondere notizie su quanto fa male il computer, quali e quanti pericoli ci sono nella rete.......luogo pericolosissimo che ci priva di relazioni 'vere' per darci in cambio relazioni 'virtuali'.

Ma di che parlano codesti signori, relazioni vere ? quali? i più trascorrono il loro tempo libero davanti alla tv, le relazioni vere se le è portate via Sua Maestà video-trasmittente, da molto, molto tempo. Navigare in internet è già di per se un fatto positivo, la persona è in stato attivo e non passivo come invece accade davanti al Grande Fratello, seppure virtualmente interagisce, mentre con lo strumento televisivo non esiste alcuna relazione, Buona lettura, del link ovviamente.


Marziana