Il blog non è più una prova

Quando nel 2008 iniziai questa avventura scrissi che lo stavo facendo per lavoro, per sperimentarne logica e funzionalità.

Oggi è luogo di relazione, memoria, scambio e conservazione di informazione, dove esprimere il mio punto di vista e ascoltare quello degli altri, moderno tazebao, ma sopratutto opportunità di conoscere cosa gli altri ‘veramente’ pensano poiché vedo come grave rischio contemporaneo, quello di pensare ciò che i mediatori televisivi di comunicazione ci dicono che pensiamo e ancor peggio di credere che quanto essi sostengono è veramente quanto pensiamo.

Il blog come alternativa al pensiero unico e autentico scambio, diretto e senza mediazione.








domenica 25 ottobre 2009

Minorenni impunibili che sfidano la legge

E' di oggi la notizia di 3 minorenni che per tre ore hanno tenuto in scacco un intero quartiere a Torino sparando all'impazzata e ferendo una donna; dopo essere stati individuati e fermati dalle forze dell'ordine con sfida hanno affermato: "siamo minorenni non potete farci nulla".

Ricordo che qualche anno fa nel Regno Unito venne varata una norma in base alla quale, nel caso di minorenni penalmente non perseguibili, la pena sarebbe stata inflitta ai genitori.

Non so se tale norma è ancora in vigore.
Ricordo però quel che pensai allora:
'è giusto' , nel caso di minorenni, sono i genitori responsabili delle loro azioni, non possiamo come genitori tirarci indietro quando ci troviamo difronte ai comportamenti antisociali dei nostri figli, ne abbiamo la responsabilità.

Forse introdurrei una discriminante, fino a 16 anni la responsabilità è dei genitori, dai 16 ai 18 va suddivisa tra i genitori e il giovane, oltre i 18 la maturità è decretata e la respnsabilità passa al giovane.

Questo darebbe un senso e raccorderebbe quanto ben conosciamo dai più recenti studi e ricerche psicologici, ovvero quanti e quali danni famiglia e genitori perpetrano sui figli.

A tal proposito c'è anche una importante citazione evangelica : 'le colpe dei padri ricadranno sui figli'. Quindi sono i figli a pagare le colpe dei padri.

Non possiamo quindi poi scaricare sulle spalle dei giovani tutte le responsabilità. I genitori, la famiglia come educatore primo e privilegiato ne hanno la responsabilità maggiore.

La mia riflessione è in parte forse provocatoria.

Mi chiedo e chiedo, siamo certi che difronte ad una situazione di questo tipo il nostro imput educativo sarebbe lo stesso che stiamo attualmente impartendo ai nostri figli ? e anche i nostri comportamenti sarebbero gli stessi ?

I figli sono il futuro, sono un bene straordinario e prezioso, stiamo davvero facendo il meglio per loro?

Marziana

sabato 24 ottobre 2009

METTERE I GOVERNI DAVANTI ALL'EVIDENZA - VALUTAZIONE DELLE POLITICHE, WEB 2.0 E COMPETENZA DEI CITTADINI

Convegno 27 ottobre 2009
Incollo la mail che ho ricevuto, contiene tutta l'informazione.

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO
Dipartimento di Studi Sociali e Politici
Dipartimento di Informatica e Comunicazione

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METTERE I GOVERNI DAVANTI ALL'EVIDENZA
VALUTAZIONE DELLE POLITICHE, WEB 2.0 E COMPETENZA DEI CITTADINI
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Martedì 27 ottobre 2009
ore 9 - 18

SALA NAPOLEONICA
Via S. Antonio, 12
Milano

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Programma e relatori al sito: www.pubblica.org


L'evidenza che serve per migliorare le politiche pubbliche può venire da
diverse fonti: dalla valutazione professionale, dal giornalismo di
inchiesta, dalla competenza che i cittadini acquisiscono quando utilizzano
le politiche pubbliche e confrontano i loro giudizi, oggi soprattutto
attraverso Internet.

Nelle comparazioni internazionali, l'Italia si distingue per una duplice
debolezza:
- per la fragilità delle infrastrutture istituzionali per la valutazione
professionale
- per la sottoutilizzazione delle risorse che l'ICT offre alle
amministrazioni per agganciare i giudizi e le proposte del pubblico più
attento.

La ricerca presentata in questo convegno ha analizzato le cause e gli
effetti di queste carenze e ha individuato alcune tendenze su cui è
possibile fare leva per portare più conoscenza nell'azione dei governi

lunedì 19 ottobre 2009

L'umanità multiculturale e le identità di confine

La scorsa settimana ho partecipato ad un ciclo culturale dal titolo “L’umanità multiculturale e le identità di confine” organizzato da ‘Il Consultorio Familiare di Via Volturno a Brescia.

Il primo dei tre incontri programmati “Essere cittadino, essere umano: i diritti di cittadinanza e l’umanità multiculturale nelle società dell’occidente” si è tenuto lo scorso 8 ottobre presso la Sala Piamarta in Via San Faustino; quartiere che ben rappresenta la multiculturalità di Brescia. Relatore prof. Carlo Galli, docente ordinario di “storia delle dottrine politiche” dell’Università di Bologna.
I contenuti espressi mi hanno colpita per alcuni forse ovvi concetti che derivano da parole di uso comune ma a cui attribuiamo normalmente significati e valori diversi: una visione priva di stereotipi, ad un primo approccio quasi ovvia e banale ma a cui è difficile giungere per la mancanza di ‘senso critico’ che pare caratterizzare oltre che permeare la società contemporanea. Ed è proprio la mancanza di spirito critico che ostacola nuove visioni e nuove elaborazioni di idee da canovacci già noti.

Tento di evidenziare alcuni concetti che ho annotato durante l’incontro, mentre mi scuso già con il relatore per la mia parziale e certamente incompleta esposizione.


- Cultura non è natura. La cultura è un prodotto, una costruzione dell'uomo. L'aggettivo naturale spesso utilizzato in luogo di culturale, conferisce alle cose autenticità e veridicità e ciò porta alla loro accettazione ‘acritica’.

- Il concetto di identità, ad esempio l’ identità in politica, come pure l’identità culturale dalle quale spesso scaturiscono differenze e conflitti. Ognuno di noi ha più identità e di conseguenza è un portatore di contraddizioni; la modernità che nasce per semplificare, inventa identità finte, come la nazione ad esempio, che hanno effetti reali. La nazione è stata creata dal potere per identificare i suoi appartenenti e separarli da coloro che non vi appartengono, l’identità nazionale genera guerre.

- Il concetto di Persona, esiste la persona, il valore del singolo e delle sue libere scelte.

- La Paura, la politica sta guidando i sentimenti di reazione verso i "diversi", invece di essere mediatrice culturale e favorire l’ incontro e il superamento della paura, la amplifica. La paura, madre dell'identità, viene protetta dalla politica.

La curiosità dovrebbe sostituire la paura.

La paura è un sentimento utile e funzionale, aiuta l’uomo sin dalla notte dei tempi a difendersi dal pericolo, ma non abbiamo più ben chiaro chi, cosa temere; di cosa aver paura. Ci sono paure fondate: ad esempio cadere in un precipizio se si sta camminando sull’orlo di un burrone, la paura ci tiene vigili e allerta, ‘serve’ a sventare il pericolo. Perché invece abbiamo paura di chi ha, ad esempio, il colore della pelle diverso da noi, oppure ha altre abitudini di vita ? in cosa ci sentiamo minacciati dalla diversità dell’altro?

- Democrazia: non è il potere della maggioranza o come spesso si sente dire, il potere del popolo che porta spesso a sopraffazioni, bensì autodeterminazione.
E' la possibilità per tutti gli individui di "fiorire" in eguale maniera e dignità (escludendo violenza e sopraffazione) eliminando l'ignoranza, la povertà, la differenza di genere.
La democrazia deve essere perseguita, voluta ma ciò non accade poiché viviamo dentro la nostra cultura ‘acriticamente’.

Parole/fatti detti/agiti dagli stranieri possono essere un'occasione per interrogarci e anche criticare noi stessi cercando di capire meglio l'altro.
Questo si intende per multi cultura, e non un crocefisso appeso, una moschea edificata, un burka indossato.

- La famiglia, altro concetto chiave, ma cosa si intende quanto si parla di famiglia ? Di: relazioni affettive, supporto psicologico, sostegno economico, riproduzione, coabitazione, residenza anagrafica, coppia, estesa, unipersonale? Di fatto o legale? Perciò mosaico di pezzi molto complesso da definire. Per alcuni è un’istituzione, la cellula che riproduce la struttura della società. Quindi positiva ed indispensabile: Ma lo è davvero se il risultato è una società individualista, prevaricatrice e violenta? Esistono le brave famiglie come le cattive. Queste ultime che input offrono? Ha ancora senso il legame di famiglia? Il sentirsi legati ed obbligati ai parenti?

- e ancora un concetto di cui molto si parla e che molto piace: le radici culturali
Per alcuni l’Italia affonda le sue radici nella cristianità; interessante il richiamo al Sermone del Monte di Gesù:
“….Voi li riconoscerete dai loro frutti. Si raccoglie uva dalle spine o fichi dai rovi? Cosi, ogni albero buono produce frutti buoni; ma l’albero cattivo produce frutti cattivi. Un albero buono non può dare frutti cattivi, né un albero cattivo dare frutti buoni……..”

L’albero si contraddistingue per i frutti non per le sue radici.

Interessante il dato fornito per l’utenza del Centro sociale di Brescia Centro: 58% italiana, 42% straniera e questo 42% è composto da 57 nazionalità diverse.

Le date dei prossimi incontri: il 22/10/09 e il 5/11/09 sempre alle ore 18,30.

Guglielmina D.

Sono sempre le donne a pagare il prezzo più alto

Sono qui seduta al computer e lavoro, sono le 20.20 circa, sottofondo il TG1, e la notizia che gli 8 del branco che nel 2007 violentarono una quindicenne a Montalto di Castro, sono stati rimessi in libertà 'in prova' e se tra due anni avranno superato la prova il reato verrà prescritto, ovvero ne usciranno puliti e il reato non risulterà sulle loro fedine penali.

http://www.lavocedifiore.org/SPIP/forum.php3?id_article=1135&id_forum=24403&retour=article.php3%3Fid_article%3D1135

http://www.atlantidemagazine.it/dblog/articolo.asp?articolo=6196

http://notizie.tiscali.it/articoli/cronaca/09/10/19/montalto-stupro-reazioni-79852.html
Peccato che la ferita su questa ragazza rimarrà per sempre, non c'è prescrizione per la ferita, è li ti taglia a metà e niente e nessuno la guarirà mai.

Di tutte le violenze quella sessuale è la peggiore che si possa compiere su un altro essere umano ed è sempre compiuta dai maschi sulle donne, dai maschi sui bambini, sempre e solo i maschi sono autori di tale violenza, come di quasi tutte le altre.

Maschi appunto, perchè se un giorno diventassero uomini allora la violenza finirebbe.

Diffido chiunque dallo scrivere in questo blog che non è vero che talvolta anche le donne...il loro messaggio non verrà pubblicato.
Già talvclta anche le donne....

martedì 13 ottobre 2009

LA COSTITUZIONE ITALIANA, IL PREMIO NOBEL A OBAMA, ALCUNE RIFLESSIONI

Quando venne stesa la Costituzione Italiana, il mondo nella sua globalità e l'Europa nella sua specificità stavano uscendo da quello che potremmo oggi definire, il momento più buio della vicenda umana. Nulla di tanto abbietto ed esteso, a quanto sappiamo, era mai accaduto prima e nulla di così vaste proporzioni è più accaduto dopo, sino ad oggi.

In quel particolare momento storico chi stese la Costituzione, al cui cospetto mi inchino, aveva assoluta CHIAREZZA in merito ai mattoni fondanti di una DEMOCRAZIA.

OGGI c'è invece una CONFUSIONE ASSOLUTA, dal '47 ad oggi abbiamo perso chiarezza e non so cosa abbiamo realmente guadagnato.

Ritengo che nella chiarezza la COSTITUZIONE non si modifica, mentre nella confusione si, è tautologico.

Ieri sera dopo l'ennesimo intevento del Presidente del Consiglio, Sig. Berlusconi, ho avuto un moto di rivolta interiore, come si potrebbe dire parafrasando il linguaggio da lui utilizzato,
sputtanamento
ho avuto uno
scazzo pazzesco


L'Italia NON è Berlusconi e allora perchè mai ogni notiziario parla solo ed escusivamente dei problemi personali del sig. Berlusconi e non vengono invece trattati e risolti i problemi di Marziana, Maria, Lucia, Fernanda, Marco, Giovanni, Giuseppe... etc, per i quali egli e la sua squadra hanno avuto mandato ?

Lo stesso moto di rivolta interiore l'ho nuovamente avuto pochi minuti dopo, ovvero quando al TG2 è passata l'intervista al Sig. D'Alema e ancora una volta mi sono chiesta come mai il PD non lo abbia ancora buttato a mare. Che se ne fa la 'sinistra'? di questa ambigua ICONA che ha attraversato la storia italiana degli ultimi 35 anni per autoreferenzialità e solo autoreferenzialità al di sopra delle parti?
La sinistra non è passata attraverso nessuno 'reale' processo di rinnovamento, non ha avuto il coraggio del rinnovamento 'Tangentopoli' c'è stata anche per la sinitra, eppure i suoi rappresentanti sono ancora li, inossidabili al tempo e alla storia.

Questa Sinistra non è CREDIBILE.

Ma del resto mi chiedo se oggi abbia ancora senso parlare di Destra e Sinistra, già 15 anni fa Gaber scrisse in una sua canzone:
Cos'è la Destra? .. cos'è la Sinistra?..
e scrisse anche
...Libertà non è uno spazio libero, Libertà è partecipazione...
quindi crescita, evoluzione passano attraverso un movimento collettivo determinato sicuramente dalle crescite personali, in un circolo virtuoso dove la società modella i singoli comportamenti, ma anche i singoli comportamenti modellano la società, per questo non credo agli " uomini della provvidenza " dai quali ci si aspetta la sanificazione del mondo e per quanto piacere mi abbia fatto il Nobel ad un coraggioso come Obama, penso anche che con questo gesto sia stato posto sulle sue spalle un fardello troppo pesante che un uomo 'solo' non puo' portare.

Persino Frodo era accompagnato da Sam e dalla Compagnia dell'Anello.....
Si puo' dare anche un'altra lettura del Nobel a Obama: ... e ora beccati questo e vai avanti da solo.... mi suona ambiguo, solo tra qualche anno avremmo potuto vedere se Obama meritava il Nobel e quindo conferirglielo, ora per quanto stima e fiducia si possa riporre in questa persona, mi pare prematuro e mi pare lecita la mia domanda: è davvero cos' chiaro il messaggio della commissione svedese, o sto facendo del bizantinismo tutto Italico?

Marziana

martedì 6 ottobre 2009

L'Aquila, Viareggio, Messina

6 aprile 2009, il terremoto all'Aquila, il terremoto non lo si poteva evitare, ma la catastrofe si, come tutti sappiamo, costruendo secondo criteri antisismici.

30 giugno 2009, esplode un treno nella stazione di Viareggio, forse (lo dico con molti dubbi e perplessità, ho lavorato per ben 15 anni nei trasporti e in particolare di merci pericolose e ne so qualche cosa) l'esplosione non si poteva prevedere, ma anche in questo caso la catastrofe si poteva evitare, con un semplice muro protettivo tra case e ferrovia.

1 ottobre 2009, alluvione a Messina, la pioggia e anche le alluvioni vengono, non si possono impedire, ma anche in questo caso la catastrofe si poteva evitare, area a rischio idrogeologico a seguito di una gestione dissennata del territorio.

Solo solo 3 delle catastrofi che si sono verificate in Italia negli ultimi anni, sono accadute a 3 mesi di distanza l'una dall'altra e questo impressiona moltissimo.

In tutti i casi la tragedia è stata scatenata dal comportamento dell'uomo.

L'Italia un paese da terzo mondo, altro che G8 e uno degli 8 paesi più industrializzati. Un paese dove si muore perchè, pur potendo, non si è costruito in modo antisismico, un paese dove si muore perchè non si valuta che il trasporto di merci pericolose vicino alle abitazioni puo' causare tragedie, un paese dove si muore perchè, il territorio ormai altro non è che una merce come un'altra, non puo' certo considerarsi un paese sviluppato, e quindi se un paese è sottosviluppato è un paese da terzo mondo.

Mi chiedo dove e quando le prossime vittime dell'italica furbizia.

Marziana

sabato 3 ottobre 2009

Le dee dentro la donna

Alcuni mesi fa ho partecipato ad un interessante seminario intitolato i 7 volti del femminile tenutosi a Milano.
Il seminario ha trattato di alcuni aspetti della psicologia femminile che possono essere interpretati, vissuti e potenziati in modo diverso se considerati ed analizzati riprendedo gli archetipi che troviamo nelle dee greche.
Qui sotto ho cercato di sintetizzare i tratti che più mi hanno colpito e che hanno avuto una risonanza dentro di me.

All'interno di ogni donna sono presenti forze echi dell'antica Grecia e dell'antico sapere e sentire.
Gli archetipi presenti in ogni donna ne determinano la forza, il carattere, il proprio essere.
Ma non tutte le forze all'interno di ogni donna sono propriamente sviluppate e così le esperienze della vita ne potenziano alcune mentre altre restano sopite.
Alcune donne per sentirsi realizzate hanno bisogno del matrimonio, altre inseguono disperatamente l'indipendenza, altre vanno in cerca di nuove esperienze altre invece preferiscono al solitudine e scoprono la spirituralità.
Le dee agiscono all'interno della donna in maniera completamente diversa.
Le dee greche sono immagini di donne vissute nella fantasia umana per oltre tremila anni e rappresentano archetipi in grado di plasmare il corso della loro vita.
Nell'antica Grecia le donne erano consapevoli dell'influenza e del dominio che le dee avevano su di loro e per attivarle recitavano preghiere appropriate.
Le tessitrici avevano come patrona Atena, le adolescenti erano sotto la protezione di Artemide e quelle sposate si rivolgevano ad Era.
Anche la donna di oggi può rivolgere la propria richiesta di appoggio spirituale ad un particolare archetipo per la durata di una certa fase della vita o per sempre.
Ciò che attiva le dee è anche il fare. Ad esempio la pratica della meditazione può gradualmente attivare o rinforzare Estia, la dea attenta al proprio mondo interiore.
Le dee si dividono in vergini e vulnerabili. Le dee vergini (Artemide, Atena e Estia) rappresentano quella parte della donna che l'uomo può non riuscire a possedere mai, che non viene toccata dal bisogno di un uomo o dalla sua approvazione, esiste indipendentemente da lui.
Le dee vulnerabili (Era, Demetra e Persefone) sono quelle orientate al rapporto rispettivamente moglie, madre e figlia. Sono le dee orientate al rapporto, che trovano identità in un rapporto significativo.
Alcuni cenni sulle dee:
La dea Artemide è la dea della caccia e della luna, competitiva e sorella: rappresenta la realizzazione e competenza, indipendenza dagli uomini e dalle loro opinioni e interesse per le donne e per le giovani vitimizzate e impotenti. Le sue istanze rimandano a quelle del femminismo.
La dea Atena è la dea della saggezza e dei mestieri, stratega e "figlia del padre": rappresenta la donna razionale, governata più dalla testa che dal cuore. La donna riesce a mettere a punto strategie basate sul saper pensare e non si comporta come un uomo ma bensì come Atena.
La dea Estia è la dea del focolare e del tempio, vecchia saggia e zia nubile: Estia è concentrata sul mondo interno. La donna Estia considera le occupazioni domestiche un'attività significativa e non semplicemente ' le faccende di casa'. Una sorta di riordino interno.
La dea Era è la dea del matrimonio, donna fedele e moglie. Il desiderio primo è essere moglie. Il dolore per la mancanza di un compagno è un'esperienza dolorosa che la ferisce, come il non avere figli lo è per una donna che desideri più di ogni altra cosa avere un figlio. Ha la capacità di legarsi , di essere leale e fedele.
La Dea Demetra: dea delle messi, nutrice e madre. Questa dea rappresenta l'istinto materno che si realizza nella gravidanza o nel dare agli altri nutrimento fisico, psicologico o spirituale. Un potere che può essere fonte di vita o di depressione se non vissuto pienamente.
La Dea Persefone: fanciulla e regina degli Inferi, donna ricettiva e "bambina della mamma". Questa donna è passiva: non è predisposta ad agire ma è attivata dagli altri, ha quindi un atteggiamento condiscendente. Persefone fa si che la donna sembri eternamente bambina. Ma è anche donna che può far comunicare il conscio con l'incoscio, che sa capire i sogni suoi e delle altre persone.
Infine la Dea Afrodite: dea dell'amore e della bellezza, donna creativa e amante. Questo archetipo determina il piacere che alcune donne provano per l'amore, la bellezza, la sensualità e la sessualità. Quando in una donna è attiva Afrodite spesso e volentieri si innamora. A seconda delle diverse culture questo attributo può essere considerato un aspetto esaltante o degradante.
Per altre curiosità e approfondimenti vi rimando al sito www.arpha.it dove ho trovato gli estremi per partecipare al seminario.

Libri
Jean S. Bolen
Le dee dentro la donna
Gli dei dentro l'uomo.

Sito corso i 7 volti del femminile
www.arpha.it