Il blog non è più una prova

Quando nel 2008 iniziai questa avventura scrissi che lo stavo facendo per lavoro, per sperimentarne logica e funzionalità.

Oggi è luogo di relazione, memoria, scambio e conservazione di informazione, dove esprimere il mio punto di vista e ascoltare quello degli altri, moderno tazebao, ma sopratutto opportunità di conoscere cosa gli altri ‘veramente’ pensano poiché vedo come grave rischio contemporaneo, quello di pensare ciò che i mediatori televisivi di comunicazione ci dicono che pensiamo e ancor peggio di credere che quanto essi sostengono è veramente quanto pensiamo.

Il blog come alternativa al pensiero unico e autentico scambio, diretto e senza mediazione.








venerdì 15 gennaio 2010

Gli altri siamo noi

I fatti di Rosarno suscitano rabbia, indignazione e tristezza. La prima cosa
a cui ho pensato è la lettera di Don Fabio Corazzino inserita sul blog. Non è
cambiato nulla da quando Gesù è stato messo in croce, questo mi sento di dire.
Le immagini degli alloggi degli immigrati, lo sfruttamento quotidiano del
loro lavoro, la loro povertà è del tutto indifferente alla nostra società
composta di persone abituate ad avere tutto e a stare bene.
Accanto alla povertà assoluta di queste persone nello stesso telegiornale
hanno dato la notizia della nascita di corsi di massaggio per animali
domestici.
E’ una società confusa la nostra; e non so a che posto viene messo il valore
della vita?
Le considerazioni economiche e politiche dei fatti sono altrettanto gravi.
La maggior parte degli stagionali al nord come al sud è risaputo che lavorano
in nero e per pochi soldi. Tutti sapevano, ma il sistema di omertà in cui
viviamo è questo.
Le domande sono molte. Dove sono le autorità? Dove sono i controlli? Dove
stiamo noi persone normali? Davvero gli immigrati ci tolgono lavoro? E che tipo
di lavoro?
In Italia c’è crisi e le arance vengono lasciate sugli alberi perché non è
conveniente raccoglierle! Tanto ci sono gli aiuti della Comunità Europea che
arrivano anche se non raccogli nulla.
Che valore ha veramente la merce ed in particolare ciò di cui ci nutriamo?
Dalle cose necessarie siamo partiti nel passato per arrivare oggi al tutto che
non è niente.
Elisabetta

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Le condizioni sociali degli immigrati di Rosarno sono la copia di condizioni sociali che hanno uguali nel mondo dove io vivo. Famiglie intere con figli minori " ospitate", si fa per dire, in comunita' agricole a raccogliere pomodori per oltre 12 ore al giorno, minorenni inclusi a volte ragazzi senza genitori. Il tutto con l'autorevole silenzio delle autorita'politiche. Bimbi prigionieri, uomini prigionieri senza necessariament essere immigrati. La legge del dio denaro regna ovunque calpestando i piu' elementari diritti umani. Ed anche chi sa che puo' fare...? Avete avuto notizia dell'arreto di un noto ricercato che si suppone abbia dissolto centinaia di persone nell'acido.

Marziana ha detto...

Ciao,

non lo hai scritto in che paese abiti)

Elisabetta M. ha detto...

Purtroppo non so chi sei,,e prima di rispondere ci ho pensato parecchio,,,perchè la tua domanda non è semplice.
Ed anche chi sa che può pare?
Forse gli resta solo la forza di trovare quella parte di società che ha il coraggio di dire e fare qualcosa di diverso.
Non penso che regni solo il dio denaro,,perchè c'è tanta gente che crede anche in qualcosa di diverso.
Il denaro è di questo mondo,,è di noi piccoli esseri umani,,,ma non è la soluzione ai nostri mali.
C'è una parte di società buona che fa volontariato senza fare tanto rumore, che crede nel valore dell'altro,,,,
Se non avessi scritto sul blog questo articolo non avrei avuto neanche la possibilità di venire a conoscenza della tua realtà,,,
Ciò che ci resta è proprio far emergere la verità e farla risuonare,,,farla arrivare a quelle persone che credono nel valore dell'uomo.