Il blog non è più una prova

Quando nel 2008 iniziai questa avventura scrissi che lo stavo facendo per lavoro, per sperimentarne logica e funzionalità.

Oggi è luogo di relazione, memoria, scambio e conservazione di informazione, dove esprimere il mio punto di vista e ascoltare quello degli altri, moderno tazebao, ma sopratutto opportunità di conoscere cosa gli altri ‘veramente’ pensano poiché vedo come grave rischio contemporaneo, quello di pensare ciò che i mediatori televisivi di comunicazione ci dicono che pensiamo e ancor peggio di credere che quanto essi sostengono è veramente quanto pensiamo.

Il blog come alternativa al pensiero unico e autentico scambio, diretto e senza mediazione.








sabato 23 gennaio 2010

a proposito di riforme scolastiche RIFLESSIONI SPONTANEE

Negli ultimi 30 anni sono state fatte troppe riforme scolastiche e troppo poche della giustizia. Qualche riforma scolastica in meno e qualche riforma della giustizia in più, chissà forse avrebbe fatto di noi un paese più prossimo alla civiltà, ma aimè così non è stato e le riforme si sono succedute le une alle altre con risultati devastanti.

Da pochi anni l'obbligo scolastico è passato da 14 a 16 anni. Eureka esclai quando avvenne... e invece ora qualcuno vorrebbe riportare indietro di un anno, come dire abbiamo osato troppo!

Questa sera ad uno dei notiziari la giornalista nel corso di un'intervista ad un gruppo di ragazzi ha chiesto:

meglio la pratica o meglio la teoria?

Le parole mi sono morte in bocca e la mosca mi è saltata al naso.

Perchè mai una domanda e un pensiero tanto stupidi (anche se qualcuno sostiene che le domande non sono mai stupide, semmai lo sono le risposte, ma c'è sempre l'eccezione alla regola) perchè mai 'pratica e grammatica' come si diceva un tempo dovrebbero essere alternative, perchè si dovrebbe contrapporre la teoria alla pratica ? è un pensiero assai diffuso, le due cose non sono alternative bensì complementari, serve la teoria e serve la pratica, semmai dobbiamo decidere quale didattica applicare, ovvero se partire dalla pratica per arrivare alla teoria o vicevera partire dalla teoria per poi passare alla pratica e magari consentendo qualche sperimentazione (ma questa è un'altra storia).

Forse la giornalista è figlia delle troppe riforme scolastiche, dello spirito critico si è persa memoria e la semplificazione regna sovrana e incontrastata.

Marziana

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