Il blog non è più una prova

Quando nel 2008 iniziai questa avventura scrissi che lo stavo facendo per lavoro, per sperimentarne logica e funzionalità.

Oggi è luogo di relazione, memoria, scambio e conservazione di informazione, dove esprimere il mio punto di vista e ascoltare quello degli altri, moderno tazebao, ma sopratutto opportunità di conoscere cosa gli altri ‘veramente’ pensano poiché vedo come grave rischio contemporaneo, quello di pensare ciò che i mediatori televisivi di comunicazione ci dicono che pensiamo e ancor peggio di credere che quanto essi sostengono è veramente quanto pensiamo.

Il blog come alternativa al pensiero unico e autentico scambio, diretto e senza mediazione.








venerdì 29 marzo 2013

Italia e Politica

Italia e politica, è davvero un titolo banale, ma non è venuto niente di meglio.

Tento una definizione di cosa è oggi la politica in Italia.

Retorica, demagogia, populismo. La politica è anche questo ma non puo' essere solo questo; purtroppo oggi la politica in  Italia è solo questo.

Molte chiacchiere, tante opinioni, nessuna azione.

Gli opinionisti sono le nuove star della Tv,  sempre le stesse persone che passano da un talk-show ad un altro,  ripetono un copione , snocciolano il loro punto di vista, consumati attori  del palcoscenico televisivo dove  NOI non possiamo nemmeno commentare con un post,  ne mettere almeno un faccina di approvazione o disapprovazione, dove NOI non siamo nemmeno comparse, siamo spettatori  'statistici',  sondaggi, share;  nel teatro antico come in quello moderno il pubblico è parte della rappresentazione, nessun attore reciterebbe in un teatro vuoto, il pubblico interagisce, è presente reale, approva e disapprova e chi sta sul palco lo sa e se la rappresentazione è un fiasco e non gradita, non viene riproposta, tuttalpiù a fine stagione finisce in soffitta.
 La politica italiana e gli opinionisti  sembrano invece sfuggire a questa regola, inossidabili, 20 anni di nulla e di chiacchiere sul nulla.

Udite, udite, come papabili per un governo istituzionale solo nomi maschili, udite udite, nemmeno un nome femminile, ne  come premier ne come presidente della repubblica.
Perchè finalmente non un premier al femminile e perchè non tutta la squadra al femminile ?

Perchè nessuno ha proposta Emma, il cognome non serve se parliamo di Emma in questo contesto tutti sappiamo di chi stiamo parlando, perchè non premier, perchè non presidente della Repubblica non le manca nulla, conosce la politica, la macchina istituzionale, il mondo e tutto il resto, una vita dedicata alla politica, ma nemmeno una macchia, nessun scandalo,  nessuno ha fatto il suo nome, nemmeno per errore, forse troppo brava e troppo onesta ?  invece mi propongono Rodotà, Amato, come se non avessero già fatto abbastanza guai , come se il loro assegno pensionistico non fosse fino troppo  pingue.

Escludendo la Fornero,  per la sua impopolarità,  Severino e Cancellieri hanno fatto in modo onorevole il loro lavoro, sono state coerenti con il mandato e le affermazioni fatte, diversamente da Monti.
Cosa temiamo?  che le donne finalmente portino un po di fattualità in luogo delle chiacchiere  e dei bizantinismi esposti dalla  attuale classe politica maschile o maschildominante?

Marziana

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