Il blog non è più una prova

Quando nel 2008 iniziai questa avventura scrissi che lo stavo facendo per lavoro, per sperimentarne logica e funzionalità.

Oggi è luogo di relazione, memoria, scambio e conservazione di informazione, dove esprimere il mio punto di vista e ascoltare quello degli altri, moderno tazebao, ma sopratutto opportunità di conoscere cosa gli altri ‘veramente’ pensano poiché vedo come grave rischio contemporaneo, quello di pensare ciò che i mediatori televisivi di comunicazione ci dicono che pensiamo e ancor peggio di credere che quanto essi sostengono è veramente quanto pensiamo.

Il blog come alternativa al pensiero unico e autentico scambio, diretto e senza mediazione.








sabato 26 giugno 2010

Un'amica mi ha chiesto

Un'amica mi ha chiesto di far girare on-line l'informazione che i media non danno,  ho pensato che il blog fosse meglio, un moderno tazebao, dove,  a meno che qualcuno decida di 'spegnere' i servers, il messaggio  continuerà a comunicare il suo contenuto preservandoci dall'oblio che caratterizza il nostro tempo.
Dimentichiamo, dimentichiamo, sovrascriviamo, sovrascriviamo, cancelliamo, cancelliamo,  inondati ogni giorno  da informazione spazzatura, troppo impegnati a riconcorrere  i nostri problemi personali per prestare attenzione e separare il grano dal loglio.


Abruzzo  la realtà che non si racconta

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