Anche quella mattina, come molte da mesi, Italiano si svegliò con un senso di vuoto. Si guardò intorno, ogni cosa era al posto di sempre eppure tutto appariva diverso. E’ senz’altro la luce pensò, mentre il senso di vuoto ingigantiva. Scostò le coperte, appoggiò i piedi sul pavimento e si alzò. Neppure in verticale la situazione parve migliorare. Si avviò verso la cucina, aprì il frigorifero, vuoto!
Il ricordo lo folgorò in quel preciso istante. La sera prima passando al supermercato per il solito rifornimento aveva trovato gli scaffali vuoti; da mesi ormai i vecchi prodotti erano in esaurimento, ma i nuovi, già molto reclamizzati, ancora tardavano. Domani, chissà, forse, era da settimane l’immancabile risposta della commessa ed ora ciò che temeva s’era compiuto.
Italiano era quel che si dice, un uomo di mondo, avvezzo ai trabocchetti, abile a tendere tranelli, abituato insomma a fronteggiare gli eventi; nulla lo aveva mai impaurito.
Cos’era allora quel crescente malessere che gli serpeggiava in seno.
Italiano si guardò intorno e solo allora s’accorse ch’era sospeso nel vuoto.
Marziana
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