Il blog non è più una prova
Quando nel 2008 iniziai questa avventura scrissi che lo stavo facendo per lavoro, per sperimentarne logica e funzionalità.
Oggi è luogo di relazione, memoria, scambio e conservazione di informazione, dove esprimere il mio punto di vista e ascoltare quello degli altri, moderno tazebao, ma sopratutto opportunità di conoscere cosa gli altri ‘veramente’ pensano poiché vedo come grave rischio contemporaneo, quello di pensare ciò che i mediatori televisivi di comunicazione ci dicono che pensiamo e ancor peggio di credere che quanto essi sostengono è veramente quanto pensiamo.
Il blog come alternativa al pensiero unico e autentico scambio, diretto e senza mediazione.
Oggi è luogo di relazione, memoria, scambio e conservazione di informazione, dove esprimere il mio punto di vista e ascoltare quello degli altri, moderno tazebao, ma sopratutto opportunità di conoscere cosa gli altri ‘veramente’ pensano poiché vedo come grave rischio contemporaneo, quello di pensare ciò che i mediatori televisivi di comunicazione ci dicono che pensiamo e ancor peggio di credere che quanto essi sostengono è veramente quanto pensiamo.
Il blog come alternativa al pensiero unico e autentico scambio, diretto e senza mediazione.
venerdì 29 marzo 2013
Indignazione dei giornalisti, ovvero breve storia dei supporti moderni
A proposito della indignazione dei giornalisti nei confronti di Beppe Grillo, oggi ho voglia di dire la mia.
Negli anni scorsi i giornalisti, con ben poche eccezioni hanno sorretto la coda del potere, come le damigelle fanno con l'abito della sposa.
Chiariamo, l'Italia è una democrazia apparente, in realtà è una partitocrazia.
Davanti i partiti, e dietro i giornalisti a sostegno del potere. Alcuni direttamente scrivendo per i giornali di partito, altri indirettamente e con sicumera di imparzialità.
Sono molto pochi coloro che con spirito critico e funzione sociale esercitano il mestiere del giornalista, e sono praticamente assenti dai principali network televisivi, salvo pochissime ed insufficienti eccezioni.
Che ora i lacchè si indignino, è quantomeno curioso. Il potere costituito dai partiti non avrebbe potuto giungere sin qui senza il loro appoggio, e chi ha fatto strada l'ha fatta grazie al potere, due poteri, quello politico e quello della comunicazione , strettamente connessi.
La vera battaglia che secondo me si sta veramente giocando è quella tra TV e Rete. I poteri mediatico e politco oggi si esprimono sopratutto attraverso il canale televisivo , sempre meno nei giornali e l'ultima campagna elettorale lo ha dimostrato.
Perchè la Rete fa paura ai partiti e ancora di più ai giornalisti che non mancano quasi mai l'occasione di denigrarla e tratteggiarne la pericolosità e la poca attendibilità?
La Rete sta al nostro tempo come la stampa a caratteri mobili di Guttenberg stava al suo, decretando di fatto l'ingresso nell'era moderna.
Questo è il vero punto della questione, il supporto modifica i contenuti.
Con la stampa a caratteri mobili nasce il libro come oggi lo conosciamo e con esso la diffusione della conoscenza , nascono i giornali e con essi la diffusione dell'informazione.
Ciò ha operato grandissimi cambiamenti sociali che hanno modificato la conoscenza, i contenuti che i supporti ospitano.
Il potenziale della Rete è immenso e spaventa, spaventa sopratutto il potere, perchè il potere sa che la conoscenza è il suo vero unico antagonista e non a caso il potere ha sempre osteggiatgo e negato la conoscenza ai più, oggi come ieri, basta ripercorrere la storia degli imperi e delle tirannie e la storia delle nostre recenti riforme scolastiche, i fondi ridotti quando non negati a ricerca e cultura.
Come non capire che la rete è un luogo straordinario, dove ognuno puo' condividere e diffondere contenuti direttamente e senza alcun tipo di mediazione, come io ora sto facendo, e ognuno prende se vuole, quando vuole,quel che vuole. La Tv è invece il mediatore per eccellenza, e non a caso si parla di canale televisivo, che incanala , manipola, e diffonde cio' che ritiene con grande discrezionalità di giornalisti ed editori a sostegno del potere.
Ora il supporto ha fatto un balzo in avanti, è reale, fisico, ma impalpabile e non localizzabile, un sistema distribuito in tutto il pianeta, milioni di computers interconnessi, complessi sistemi di cashing e di repliche di informazione.
I Savonarola del nostro tempo non bruciano i libri ma attaccano la Rete, la rete è il nuovo confine della paura del potere, questa la reale posta in gioco
Ho detto la mia, voi se volete, dite la vostra
Marziana
Negli anni scorsi i giornalisti, con ben poche eccezioni hanno sorretto la coda del potere, come le damigelle fanno con l'abito della sposa.
Chiariamo, l'Italia è una democrazia apparente, in realtà è una partitocrazia.
Davanti i partiti, e dietro i giornalisti a sostegno del potere. Alcuni direttamente scrivendo per i giornali di partito, altri indirettamente e con sicumera di imparzialità.
Sono molto pochi coloro che con spirito critico e funzione sociale esercitano il mestiere del giornalista, e sono praticamente assenti dai principali network televisivi, salvo pochissime ed insufficienti eccezioni.
Che ora i lacchè si indignino, è quantomeno curioso. Il potere costituito dai partiti non avrebbe potuto giungere sin qui senza il loro appoggio, e chi ha fatto strada l'ha fatta grazie al potere, due poteri, quello politico e quello della comunicazione , strettamente connessi.
La vera battaglia che secondo me si sta veramente giocando è quella tra TV e Rete. I poteri mediatico e politco oggi si esprimono sopratutto attraverso il canale televisivo , sempre meno nei giornali e l'ultima campagna elettorale lo ha dimostrato.
Perchè la Rete fa paura ai partiti e ancora di più ai giornalisti che non mancano quasi mai l'occasione di denigrarla e tratteggiarne la pericolosità e la poca attendibilità?
La Rete sta al nostro tempo come la stampa a caratteri mobili di Guttenberg stava al suo, decretando di fatto l'ingresso nell'era moderna.
Questo è il vero punto della questione, il supporto modifica i contenuti.
Con la stampa a caratteri mobili nasce il libro come oggi lo conosciamo e con esso la diffusione della conoscenza , nascono i giornali e con essi la diffusione dell'informazione.
Ciò ha operato grandissimi cambiamenti sociali che hanno modificato la conoscenza, i contenuti che i supporti ospitano.
Il potenziale della Rete è immenso e spaventa, spaventa sopratutto il potere, perchè il potere sa che la conoscenza è il suo vero unico antagonista e non a caso il potere ha sempre osteggiatgo e negato la conoscenza ai più, oggi come ieri, basta ripercorrere la storia degli imperi e delle tirannie e la storia delle nostre recenti riforme scolastiche, i fondi ridotti quando non negati a ricerca e cultura.
Come non capire che la rete è un luogo straordinario, dove ognuno puo' condividere e diffondere contenuti direttamente e senza alcun tipo di mediazione, come io ora sto facendo, e ognuno prende se vuole, quando vuole,quel che vuole. La Tv è invece il mediatore per eccellenza, e non a caso si parla di canale televisivo, che incanala , manipola, e diffonde cio' che ritiene con grande discrezionalità di giornalisti ed editori a sostegno del potere.
Ora il supporto ha fatto un balzo in avanti, è reale, fisico, ma impalpabile e non localizzabile, un sistema distribuito in tutto il pianeta, milioni di computers interconnessi, complessi sistemi di cashing e di repliche di informazione.
I Savonarola del nostro tempo non bruciano i libri ma attaccano la Rete, la rete è il nuovo confine della paura del potere, questa la reale posta in gioco
Ho detto la mia, voi se volete, dite la vostra
Marziana
Italia e Politica
Italia e politica, è davvero un titolo banale, ma non è venuto niente di meglio.
Tento una definizione di cosa è oggi la politica in Italia.
Retorica, demagogia, populismo. La politica è anche questo ma non puo' essere solo questo; purtroppo oggi la politica in Italia è solo questo.
Molte chiacchiere, tante opinioni, nessuna azione.
Gli opinionisti sono le nuove star della Tv, sempre le stesse persone che passano da un talk-show ad un altro, ripetono un copione , snocciolano il loro punto di vista, consumati attori del palcoscenico televisivo dove NOI non possiamo nemmeno commentare con un post, ne mettere almeno un faccina di approvazione o disapprovazione, dove NOI non siamo nemmeno comparse, siamo spettatori 'statistici', sondaggi, share; nel teatro antico come in quello moderno il pubblico è parte della rappresentazione, nessun attore reciterebbe in un teatro vuoto, il pubblico interagisce, è presente reale, approva e disapprova e chi sta sul palco lo sa e se la rappresentazione è un fiasco e non gradita, non viene riproposta, tuttalpiù a fine stagione finisce in soffitta.
La politica italiana e gli opinionisti sembrano invece sfuggire a questa regola, inossidabili, 20 anni di nulla e di chiacchiere sul nulla.
Udite, udite, come papabili per un governo istituzionale solo nomi maschili, udite udite, nemmeno un nome femminile, ne come premier ne come presidente della repubblica.
Perchè finalmente non un premier al femminile e perchè non tutta la squadra al femminile ?
Perchè nessuno ha proposta Emma, il cognome non serve se parliamo di Emma in questo contesto tutti sappiamo di chi stiamo parlando, perchè non premier, perchè non presidente della Repubblica non le manca nulla, conosce la politica, la macchina istituzionale, il mondo e tutto il resto, una vita dedicata alla politica, ma nemmeno una macchia, nessun scandalo, nessuno ha fatto il suo nome, nemmeno per errore, forse troppo brava e troppo onesta ? invece mi propongono Rodotà, Amato, come se non avessero già fatto abbastanza guai , come se il loro assegno pensionistico non fosse fino troppo pingue.
Escludendo la Fornero, per la sua impopolarità, Severino e Cancellieri hanno fatto in modo onorevole il loro lavoro, sono state coerenti con il mandato e le affermazioni fatte, diversamente da Monti.
Cosa temiamo? che le donne finalmente portino un po di fattualità in luogo delle chiacchiere e dei bizantinismi esposti dalla attuale classe politica maschile o maschildominante?
Marziana
Tento una definizione di cosa è oggi la politica in Italia.
Retorica, demagogia, populismo. La politica è anche questo ma non puo' essere solo questo; purtroppo oggi la politica in Italia è solo questo.
Molte chiacchiere, tante opinioni, nessuna azione.
Gli opinionisti sono le nuove star della Tv, sempre le stesse persone che passano da un talk-show ad un altro, ripetono un copione , snocciolano il loro punto di vista, consumati attori del palcoscenico televisivo dove NOI non possiamo nemmeno commentare con un post, ne mettere almeno un faccina di approvazione o disapprovazione, dove NOI non siamo nemmeno comparse, siamo spettatori 'statistici', sondaggi, share; nel teatro antico come in quello moderno il pubblico è parte della rappresentazione, nessun attore reciterebbe in un teatro vuoto, il pubblico interagisce, è presente reale, approva e disapprova e chi sta sul palco lo sa e se la rappresentazione è un fiasco e non gradita, non viene riproposta, tuttalpiù a fine stagione finisce in soffitta.
La politica italiana e gli opinionisti sembrano invece sfuggire a questa regola, inossidabili, 20 anni di nulla e di chiacchiere sul nulla.
Udite, udite, come papabili per un governo istituzionale solo nomi maschili, udite udite, nemmeno un nome femminile, ne come premier ne come presidente della repubblica.
Perchè finalmente non un premier al femminile e perchè non tutta la squadra al femminile ?
Perchè nessuno ha proposta Emma, il cognome non serve se parliamo di Emma in questo contesto tutti sappiamo di chi stiamo parlando, perchè non premier, perchè non presidente della Repubblica non le manca nulla, conosce la politica, la macchina istituzionale, il mondo e tutto il resto, una vita dedicata alla politica, ma nemmeno una macchia, nessun scandalo, nessuno ha fatto il suo nome, nemmeno per errore, forse troppo brava e troppo onesta ? invece mi propongono Rodotà, Amato, come se non avessero già fatto abbastanza guai , come se il loro assegno pensionistico non fosse fino troppo pingue.
Escludendo la Fornero, per la sua impopolarità, Severino e Cancellieri hanno fatto in modo onorevole il loro lavoro, sono state coerenti con il mandato e le affermazioni fatte, diversamente da Monti.
Cosa temiamo? che le donne finalmente portino un po di fattualità in luogo delle chiacchiere e dei bizantinismi esposti dalla attuale classe politica maschile o maschildominante?
Marziana
venerdì 15 marzo 2013
La cosa buona nel buio dell' Italia contemporanea
La cosa buona nel buio dell'Italia contemporanea è la presenta di giovani donne e giovani uomini , cittadini qualunque, eletti, alla Camera e al Senato.
Sto seguendo la diretta dell' elezione dei due presidenti e vedere giovani e donne che s'aggirano in quelle stanze mi riscalda il cuore, un filo di luce, una speranza.
Marziana
Sto seguendo la diretta dell' elezione dei due presidenti e vedere giovani e donne che s'aggirano in quelle stanze mi riscalda il cuore, un filo di luce, una speranza.
Marziana
mercoledì 25 gennaio 2012
Dimostrazioni di piazza
Metto sul blog alla spicciolata alcune riflessioni.
Perchè ho la sensazione che le manifestazioni di piazza degli autotrasportaori e non solo siano manovrate ? da chi ? Perchè penso alla criminalità organizzata a cui certamente ordine rinnovamento e legalità certamente non fanno piacere.
Perchè in pochi giorni e con molta decisione la riforma delle pensioni che ha coinvolto milioni di persone (senza santi in parlamento perchè i pensionati santi non ne hanno) e ora invece timidezza e tempi lunghi per le liberalizzzazioni che numericamente riguardano un manipolo di persone , ma le cui corporazioni molti santi hanno in parlamento ?
Perchè qualcuno paga e molti eludono ed evadono e anche se pochi quando picchiano i pugni le reazioni ci sono.
Perchè durante le proteste romane subito e giustamente c'è stato l'intervento della polizia per fermare i black-block e ora invece gli autotrasportatori bloccano, prevaricano , picchiano e niente, il paese sembra un far-west.
Perchè i politici si nascondono dietro al governo dei ' tecnici' invece di sostenerlo con forza seppure in queste quanto mai timide liberalizzazioni.
Perchè peggio dei politci mi sembrano solo i sindacati, vecchi, superati, senza un'idea, che da mesi come un mantra ripetono che l'articolo 18 non si tocca ? dove sono i sindacati ? nel 2012 o sono rimasti negli anni 70? perchè quando li sento parlare davvero non mi sembra che abbiano preso visione degli enormi cambiamenti nel mondo e nel mercato del lavoro, nel paese , meglio nel pianeta dato che il contesto globale non puo' essere ignorato, è la cornice dentro la quale vanno viste scelte ed azioni, il sindacato no, indietro di 40 anni, loro parlano ad un paese che non c'è più.
Perchè ho la sensazione che le manifestazioni di piazza degli autotrasportaori e non solo siano manovrate ? da chi ? Perchè penso alla criminalità organizzata a cui certamente ordine rinnovamento e legalità certamente non fanno piacere.
Perchè in pochi giorni e con molta decisione la riforma delle pensioni che ha coinvolto milioni di persone (senza santi in parlamento perchè i pensionati santi non ne hanno) e ora invece timidezza e tempi lunghi per le liberalizzzazioni che numericamente riguardano un manipolo di persone , ma le cui corporazioni molti santi hanno in parlamento ?
Perchè qualcuno paga e molti eludono ed evadono e anche se pochi quando picchiano i pugni le reazioni ci sono.
Perchè durante le proteste romane subito e giustamente c'è stato l'intervento della polizia per fermare i black-block e ora invece gli autotrasportatori bloccano, prevaricano , picchiano e niente, il paese sembra un far-west.
Perchè i politici si nascondono dietro al governo dei ' tecnici' invece di sostenerlo con forza seppure in queste quanto mai timide liberalizzazioni.
Perchè peggio dei politci mi sembrano solo i sindacati, vecchi, superati, senza un'idea, che da mesi come un mantra ripetono che l'articolo 18 non si tocca ? dove sono i sindacati ? nel 2012 o sono rimasti negli anni 70? perchè quando li sento parlare davvero non mi sembra che abbiano preso visione degli enormi cambiamenti nel mondo e nel mercato del lavoro, nel paese , meglio nel pianeta dato che il contesto globale non puo' essere ignorato, è la cornice dentro la quale vanno viste scelte ed azioni, il sindacato no, indietro di 40 anni, loro parlano ad un paese che non c'è più.
mercoledì 17 agosto 2011
Medjugorje: verità o millanteria?
Quest'anno ho deciso di fare un pellegrinaggio. E' il primo della mia vita. Sono partita profana, non sono una cristiana praticante. Ho visto un servizio alla televisione di Paolo Brosio che parlava di Medjugorje e mi ha incuriosito.
Ho deciso con il mio compagno di andare per qualche giorno a visitare questo luogo di culto.
Il viaggio in bus è stato abbastanza lungo (circa 14 ore) siamo partiti all'alba e arrivati alla sera.
Il centro di Medjugorie è molto commerciale, ma se ti guardi attorno scorgi i bambini che cercano cibo nei bidoni della spazzatura. A 10 kilometri da Medjugorie i vecchi scampati alla guerra vivono con i pochi viveri distribuiti da volontari (1 metro quadrato di legna per ciascuno deve durare tutto l'inverno). Le commesse per pochi soldi lavorano nei negozi di souvenir.
Medjguorie mantiene invece una certa discrezione nei luoghi dove avvengono le apparizioni. I visitatori nei luoghi di culto sono tantissimi di giorno e di notte e qui regna un silenzio assoluto.
I veggenti sono sei. Tutti sono sposati, nessuno di loro a scelto di essere né sacerdote né suora, come invece è successo precedentemente come per esempio per Fatima.
I sei veggenti (allora tutti minorenni) sono stati arrestati e picchiati dal regime al potere e il parroco ancora oggi porta le ferite delle torture subite durante il carcere a seguito del riconoscimento delle apparizioni della Madonna. Il parroco non ha subito riconosciuto come tali le apparizioni, ma solo in un secondo momento. Da allora è stato perseguitato e tutt'ora allontanato da Medjugorie (attualmente mi sembra si trovi in Austria).
I veggenti sono stati sottoposti a diversi controlli scientifici durante le apparizioni. Tutti e sei durante le apparizioni diventano insensibili a qualsiasi sollecitazione esterna (compreso il dolore) e succedono fenomeni strani alle pupille degli occhi (purtroppo non so entrare nei dettagli).
Scientificamente non si è riusciti a spiegare cosa succede ai veggenti durante le apparizioni e ancora oggi (dopo trent'anni) i veggenti non sono stati dichiarati dei millantatori.
Ciò che più mi ha stupito è che comunque le richieste della Madonna sono Mir (pace) e preghiera. Nient'altro. In questi luoghi devastati dalla guerra e dall'odio.
In pochi giorni ho potuto vedere la testimonianza di una suora che ha aperto un orfanotrofio per i bambini restati senza genitori dopo la guerra (che vive di Provvidenza,delle donazioni che arrivano per non dover sottostare alle regole di nessuno), di ragazzi che lavorano in una comunità nata per il recupero di alcolizzati e drogati, di una ragazza salvata dalla prostituzione ed ora volontaria in una comunità dove cerca di riabilitarsi.
Due persone che erano con noi, hanno acquistato e consegnato personalmente (accompagnate da gente del posto) dei viveri per il campo profughi di 75 famiglie cristiane esiliate dai mussulmani vicini.
L'aria che si respira, al di là dei negozi e delle auto di lusso che comunque si vedono, è di fede e di carità. O perlomeno di speranza per un mondo di pace.
I miracoli sono avvenuti, anche due settimane fa, ma non vengono riconosciuti dalla Chiesa finché non cessano.
Personalmente sono partita molto titubante, sono tornata confusa,,,senza certezze ma con una scossa nel cuore.
Cosa ne pensate?
Elisabetta
Ho deciso con il mio compagno di andare per qualche giorno a visitare questo luogo di culto.
Il viaggio in bus è stato abbastanza lungo (circa 14 ore) siamo partiti all'alba e arrivati alla sera.
Il centro di Medjugorie è molto commerciale, ma se ti guardi attorno scorgi i bambini che cercano cibo nei bidoni della spazzatura. A 10 kilometri da Medjugorie i vecchi scampati alla guerra vivono con i pochi viveri distribuiti da volontari (1 metro quadrato di legna per ciascuno deve durare tutto l'inverno). Le commesse per pochi soldi lavorano nei negozi di souvenir.
Medjguorie mantiene invece una certa discrezione nei luoghi dove avvengono le apparizioni. I visitatori nei luoghi di culto sono tantissimi di giorno e di notte e qui regna un silenzio assoluto.
I veggenti sono sei. Tutti sono sposati, nessuno di loro a scelto di essere né sacerdote né suora, come invece è successo precedentemente come per esempio per Fatima.
I sei veggenti (allora tutti minorenni) sono stati arrestati e picchiati dal regime al potere e il parroco ancora oggi porta le ferite delle torture subite durante il carcere a seguito del riconoscimento delle apparizioni della Madonna. Il parroco non ha subito riconosciuto come tali le apparizioni, ma solo in un secondo momento. Da allora è stato perseguitato e tutt'ora allontanato da Medjugorie (attualmente mi sembra si trovi in Austria).
I veggenti sono stati sottoposti a diversi controlli scientifici durante le apparizioni. Tutti e sei durante le apparizioni diventano insensibili a qualsiasi sollecitazione esterna (compreso il dolore) e succedono fenomeni strani alle pupille degli occhi (purtroppo non so entrare nei dettagli).
Scientificamente non si è riusciti a spiegare cosa succede ai veggenti durante le apparizioni e ancora oggi (dopo trent'anni) i veggenti non sono stati dichiarati dei millantatori.
Ciò che più mi ha stupito è che comunque le richieste della Madonna sono Mir (pace) e preghiera. Nient'altro. In questi luoghi devastati dalla guerra e dall'odio.
In pochi giorni ho potuto vedere la testimonianza di una suora che ha aperto un orfanotrofio per i bambini restati senza genitori dopo la guerra (che vive di Provvidenza,delle donazioni che arrivano per non dover sottostare alle regole di nessuno), di ragazzi che lavorano in una comunità nata per il recupero di alcolizzati e drogati, di una ragazza salvata dalla prostituzione ed ora volontaria in una comunità dove cerca di riabilitarsi.
Due persone che erano con noi, hanno acquistato e consegnato personalmente (accompagnate da gente del posto) dei viveri per il campo profughi di 75 famiglie cristiane esiliate dai mussulmani vicini.
L'aria che si respira, al di là dei negozi e delle auto di lusso che comunque si vedono, è di fede e di carità. O perlomeno di speranza per un mondo di pace.
I miracoli sono avvenuti, anche due settimane fa, ma non vengono riconosciuti dalla Chiesa finché non cessano.
Personalmente sono partita molto titubante, sono tornata confusa,,,senza certezze ma con una scossa nel cuore.
Cosa ne pensate?
Elisabetta
mercoledì 23 marzo 2011
Della logica, della razionalità e dei sentimenti
Davide Hume, il più importante dei filosofi empiristi.
Da "il mondo di Sofia" di Jostein Gaarder.
...Hume criticò il modo di pensare razionalista, secondo il quale la ragione umana è in grado di distinguere tra il bene e il male. Secondo Hume non è la ragione a stabilire le nostre parole e le nostre azioni, ma sono i sentimenti. Se decidi di aiutare qualcuno lo fai spinto dai tuoi sentimenti, non dalla tua ragione.
..." e se non voglio aiutare questa persona ?"
Anche in questo caso sono i tuoi sentimenti a guidarti. Non è ne razionale ne irrazionale negare aiuto a qualcuno: puo' essere soltanto odioso:
Per Hume tutti gli uomini provano un sentimento per la buona o cattiva sorte degli altri: abbiamo la capacità di mostrare comprensione e simpatia, ma niente di tutto questo ha a che vedere con la ragione.
"non ne sono molto convinta"
" Non è sempre così irragionevole eliminare qualcuno, se si desidera raggiungere qualcosa, puo' essere un modo molto efficace".
"No a questo mi oppongo"
"Allora potresti cercare di spiegarmi perchè non si deve uccidere un essere umano importuno".
"Anche l'altro essere umano ama la vita, per questo non bisogna ucciderlo".
"Questa sarebbe una dimostrazione logica?"
"Non lo so"
"Quello che hai fatto è stato dedurre da una frase descrittiva , Anche l'altro essere umano ama la vita, una frase normativa , per questo non bisogna ucciderlo. Da un punto di vista puramente logico questa è una assurdità. Allora potresti affermare: " ci sono molte persone che evadono il fisco, per cui lo dovrei fare anch'io".
Hume sostenne che non si devono mai dedurre proposizioni con il verbo essere, proposizioni con il verbo dovere, cosa alquanto difficile anche per gli articoli di giornale, per i programmi di partito e per i dibattimenti parlamentari, Devo farti qualche esempio?"
"si"
"Ci sono sempre più persone che desiderano viaggiare in aereo, quindi si dovrebbero costruire più aereoporti. Ti sembra che questa conclusione possa tenere?"
"Lo sviluppo di estrazioni di petrolio aumenterà lo standard di vita del Paese del dieci per cento, per cui si dovrebbero aumentare il più possibile le estrazioni di petrolio"
"Questa legge è stata approvata dal parlamento, quindi tutti i cittadini di questo Pease devono adeguarsi"eppure spesso seguire le leggi approvate dal parlamento è in contrasto con le convinzioni più radicate dell'essere umano.
Abbiamo quindi messo in chiaro che non possiamo mostrare con la ragione come ci si deve comportare. Agire in modo responsabile non significa potenziare e affinare la ragione, ma potenziare e affinare i nostri sentimenti per il bene degli altri.
Hume arrivò ad affermare che NON era in contrasto con la ragione preferire la rovina del mondo rispetto a farsi un graffio al dito.
"che affermazione sgradevole"
"Forse è ancora più sgradevole mischiare le carte in tavola. Tu sai che i nazisti hanno assassinato milioni di ebrei. Diresti che qualcosa non funzionava nella mente di questi uomini o che qualche cosa non andava nella loro sfera emotiva ?"
"Sicuramente avevano problemi di carattere emotivo"
"Molti di loro avevano menti assai lucide. Non è raro che dietro le decisioni più spietate e disumane, si celi un freddo calcolo. Dopo la guerra, numerosi nazisti furono condannati, ma non perchè si fossero comportati in modo irragionevole, bensì perchè erano stati crudeli.
In effetti capita che uomini non completamente lucidi di mente vengano assolti anche se sono colpevoli di qualche crimine. Si parla di totale infermità mentale o di incapacità di intendere e di volere. Non è mai successo invece che qualcuno sia stato assolto per insensibilità.
Comunque non è necessario ricorrere agli esempi più grotteschi, se a causa di una devastante inondazione, un popolo si ritrova in gravi difficoltà, sono i sentimenti che ci spingono a correre in suo aiuto. Se ne fossimo totalmente privi e affidassimo la decisione al freddo calcolo razionale, forse penseremmo che la morte di milioni di uomini cade a pennello in una zona del mondo sovrappopolata.
" il fatto che si possa pensare ad una cosa del genere mi manda in bestia"
"E non è certo la tua ragione a infuriarsi".
Sono state ieri sera, alla trasmissione otto e mezzo di Lilly Gruber su la 7, le parole del leghista Salvini ad evocare questa lettura di quindici anni fa.
Marziana
Da "il mondo di Sofia" di Jostein Gaarder.
...Hume criticò il modo di pensare razionalista, secondo il quale la ragione umana è in grado di distinguere tra il bene e il male. Secondo Hume non è la ragione a stabilire le nostre parole e le nostre azioni, ma sono i sentimenti. Se decidi di aiutare qualcuno lo fai spinto dai tuoi sentimenti, non dalla tua ragione.
..." e se non voglio aiutare questa persona ?"
Anche in questo caso sono i tuoi sentimenti a guidarti. Non è ne razionale ne irrazionale negare aiuto a qualcuno: puo' essere soltanto odioso:
Per Hume tutti gli uomini provano un sentimento per la buona o cattiva sorte degli altri: abbiamo la capacità di mostrare comprensione e simpatia, ma niente di tutto questo ha a che vedere con la ragione.
"non ne sono molto convinta"
" Non è sempre così irragionevole eliminare qualcuno, se si desidera raggiungere qualcosa, puo' essere un modo molto efficace".
"No a questo mi oppongo"
"Allora potresti cercare di spiegarmi perchè non si deve uccidere un essere umano importuno".
"Anche l'altro essere umano ama la vita, per questo non bisogna ucciderlo".
"Questa sarebbe una dimostrazione logica?"
"Non lo so"
"Quello che hai fatto è stato dedurre da una frase descrittiva , Anche l'altro essere umano ama la vita, una frase normativa , per questo non bisogna ucciderlo. Da un punto di vista puramente logico questa è una assurdità. Allora potresti affermare: " ci sono molte persone che evadono il fisco, per cui lo dovrei fare anch'io".
Hume sostenne che non si devono mai dedurre proposizioni con il verbo essere, proposizioni con il verbo dovere, cosa alquanto difficile anche per gli articoli di giornale, per i programmi di partito e per i dibattimenti parlamentari, Devo farti qualche esempio?"
"si"
"Ci sono sempre più persone che desiderano viaggiare in aereo, quindi si dovrebbero costruire più aereoporti. Ti sembra che questa conclusione possa tenere?"
"Lo sviluppo di estrazioni di petrolio aumenterà lo standard di vita del Paese del dieci per cento, per cui si dovrebbero aumentare il più possibile le estrazioni di petrolio"
"Questa legge è stata approvata dal parlamento, quindi tutti i cittadini di questo Pease devono adeguarsi"eppure spesso seguire le leggi approvate dal parlamento è in contrasto con le convinzioni più radicate dell'essere umano.
Abbiamo quindi messo in chiaro che non possiamo mostrare con la ragione come ci si deve comportare. Agire in modo responsabile non significa potenziare e affinare la ragione, ma potenziare e affinare i nostri sentimenti per il bene degli altri.
Hume arrivò ad affermare che NON era in contrasto con la ragione preferire la rovina del mondo rispetto a farsi un graffio al dito.
"che affermazione sgradevole"
"Forse è ancora più sgradevole mischiare le carte in tavola. Tu sai che i nazisti hanno assassinato milioni di ebrei. Diresti che qualcosa non funzionava nella mente di questi uomini o che qualche cosa non andava nella loro sfera emotiva ?"
"Sicuramente avevano problemi di carattere emotivo"
"Molti di loro avevano menti assai lucide. Non è raro che dietro le decisioni più spietate e disumane, si celi un freddo calcolo. Dopo la guerra, numerosi nazisti furono condannati, ma non perchè si fossero comportati in modo irragionevole, bensì perchè erano stati crudeli.
In effetti capita che uomini non completamente lucidi di mente vengano assolti anche se sono colpevoli di qualche crimine. Si parla di totale infermità mentale o di incapacità di intendere e di volere. Non è mai successo invece che qualcuno sia stato assolto per insensibilità.
Comunque non è necessario ricorrere agli esempi più grotteschi, se a causa di una devastante inondazione, un popolo si ritrova in gravi difficoltà, sono i sentimenti che ci spingono a correre in suo aiuto. Se ne fossimo totalmente privi e affidassimo la decisione al freddo calcolo razionale, forse penseremmo che la morte di milioni di uomini cade a pennello in una zona del mondo sovrappopolata.
" il fatto che si possa pensare ad una cosa del genere mi manda in bestia"
"E non è certo la tua ragione a infuriarsi".
Sono state ieri sera, alla trasmissione otto e mezzo di Lilly Gruber su la 7, le parole del leghista Salvini ad evocare questa lettura di quindici anni fa.
Marziana
Grazie Presidente Napolitano
In questo momento in cui il paese è allo sbando totale, senza un governo reale, dove i partiti e la classe politica sono una oligarchia, dove la maggioranza nel parlamento è asservita alla leadership e la leadership ne è ostaggio, dove i presidenti delle due camere sono in bellicosità reciproca, dove la presidenza del consiglio è in guerra con tutte le altre istituzioni, dove le istituzioni vengono fatte a pezzi ogni giorno, dove la magistratura va oltre il suo ruolo di baluardo della legalità e pare agire come una opposizione reale, in assenza di una vera opposizione politica, il presidente Napoliano è l'unico punto di riferimento, fermo, reale, presente e onesto in questo paese dove la disonestà, la mezogna e il crimine sembrano aver superato l'onesta, la correttezza e il rispetto dell'altro.
Non sono mai stata patriottica, la Patria non è uno dei miei valori di riferimento, ma ora in questo momento storico anch'io mi unisco alle voci di tutti coloro che nei giorni scorsi hanno cantato l'inno d' Italia, l'inno dell'unità d'Italia.
VIVA L'ITALIA, dove l'Italia è quel progetto in cui nel risorgimento in molti hanno creduto e per il quale hanno combattuto e sono morti.
Mi inchino davanti ai morti del risorgimento perchè il risorgimento ha avuto termine con la 1 guerra mondiale, da molti vista come la IV e ultima guerra di indipendenza, e molti sono stati i morti.
Alla storia si deve rispetto, ma sopratutto dalla storia potremmo imparare, potremmo perchè sembriamo incapaci di farlo.
Ieri sera alla trasmissione otto e mezzo condotta da Lilly Gruber su La 7, era presente il sig. Salvini della Lega, le parole di questa persona mi hanno dato i brividi e dentro di me ho pensato: spero di non dover mai incontrare nel momento del bisogno, un leghista sulla mia strada, perchè non solo non avrei aiuto , ma riceverei con tutta probabilità un calcio nella schiena per essere finita prima... il livello di egoismo e disumità mi hanno lasciata senza respiro.
C'è da dire che oltre confine le cose non sembrano andare molto meglio e mi riferisco alle crisi del nord africa e del medio oriente, alla incapacità dell'Europa di trovare una soluzione alla situazione in Libia, ai totalitarismi dalla Cina alla Russia, perchè anche se in Russia il comunismo è caduto con il muro nel 1989, non possiamo certo essere tanto ingenui da ritenere che la Russia sia democratico, Anna Stepanovna Politkovskaja, e così via sulla scena internazionale, l'Iran, il Pakistan, la tragedia del Giappone...
Qualcuno dice che, in ogni tempo, Dio manda sulla terra 36 giusti perchè aiutino gli uomini a non smarrire la via, come ad esempio Martin Luther King, Mahatma Ghandi, tra coloro che se ne sono andati; Nelson Mandela, Aung San Suu Kyi, tra coloro che sono ancora con noi;
se mi guardo intorno vedo i grandi andarsene ma non vedo altri giungere, come se Dio se ne fosse dimenticato, o forse anche Dio ha perso la speranza e se Lui perde la speranza noi siamo senza speranza.
Ma non è solo la speranza che pare venir meno, vedo sempre più diradarsi anche carità e fede, come se le virtù avessero abdicato ai vizi.
Alcuni anni fa sono stata invitata a partecipare ad una mostra di pittura il cui tema erano i peccati capitali, ho dipinto il quadro la cui foto è riprodotta qui accanto e il cui titolo è "Superbia".
Marziana
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